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Una sorella da non dimenticare

Anche se non si parla principalmente della Mitica questa notizia è degna di essere data, anche perchè ci sono, anche qui ci sono e già anche qui puoi trovarne una ma purtroppo le puoi solo vedere perchè non si possono esportare………

Il simbolo di Asmara, capitale dell’Eritrea candidata a essere inserita dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’Umanità, è questa stazione di servizio Fiat costruita durante la colonizzazione italiana in stile futurista. L’identità della città non è solo nella sua architettura di inizio Novecento. C’è anche un patrimonio a rischio di estinzione fatto di auto d’epoca. Sono le tante Fiat 500 e 600 che ancora circolano indisturbate per le strade della capitale, specialmente come flotte delle scuole guida, e che fanno gola ai collezionisti di tutto il mondo. Per questo le autorità eritree hanno deciso di vietarne l’esportazione, come riferisce Susanna Bortolotto, ricercatrice del Politecnico di Milano impegnata in un progetto di formazione di tecnici eritrei per il restauro della città. “Asmara non presenta solo il suo patrimonio di architetture, viali alberati e spazi publbici, ma l’altro patrimonio che è poco conosciuto, ma è altrettanto importante è la capacità di questa città di offrire al visitatore che viene da fuori i suoi bar, i suoi tavolini all’aperto, i cornetti, le pastarelle, tutto quello che gli italiani hanno portato insieme alle architetture e alle piazze. E’ questo un altro valore aggiunto della città così come, se uno cammina per le strade, ha modo di rivedere le Fiat 500, le auto di una volta che adesso in Italia non ci sono più”. La “Fiat 600″, autovettura costruita dal 1955 al 1969, viene considerata l’icona del boom economico italiano. La piccola utilitaria Fiat venne presentata il 9 marzo 1955 a Ginevra, nel Palazzo delle Esposizioni. Dotata di 2 portiere (nelle prime versioni prodotte fino al maggio 1964 con apertura controvento) e con una abitabilità discreta per 4 persone, era equipaggiata con un motore di nuova progettazione, il “100”, situato in posizione posteriore di 633 cm3, erogante una potenza di 21,5 CV a 4.600 giri al minuto, in grado di spingere l’automobile fino a 95 km/h.  A distanza di cinquant’anni vederne una in circolazione sulle strade italiane è da considerarsi una vera rarità, tuttavia quello che molti non sanno è che a dispetto del tempo trascorso esiste una sorta di “paradiso” delle 600 dove le mitiche macchinette, adorate e coccolate, sono ancora le protagoniste indiscusse. Le 600 sono le predilette dei gestori delle autoscuole che con questo mezzo hanno formato la quasi totalità dei guidatori dell’Eritrea. Intanto, grazie a un finanziamento di 300.000 euro dell’Unione europea, è partita la collaborazione con l’ateneo milanese che prevede il completamento del piano di conservazione della città africana e l’apertura di un cantiere di restauro pilota nell’antico mercato del pesce.