BlognotizieAuto d’epoca: una moda da impazzire

Auto d’epoca: una moda da impazzire

DA ARTICOLO TRE

Quanti di noi, soprattutto di una generazione fa, non ha collezionato auto d’epoca in miniatura, o a sognato di averne almeno un modello alla maggiore età o qualche anno dopo. Una passione, un amore sconfinato, il gusto per l’arte ed il bello, per la tradizione che solo noi italiani sappiamo avere. Quanti di coloro i quali hanno vissuto gli anni ’60, sognano di possedere quei mitici esemplari tanto lontani in quei tempi di carestia e che oggi vanno a ruba, decisamente più alla portata di mano. Dalla Fiat 500  alla Porche 911 fino alla Mini Cooper, solo per citare tre dei modelli più richiesti sul mercato delle auto d’epoca.
Il settore ha conosciuto un exploit impressionante nell’ultima decade, pari esattamente al 192% di aumento per le auto storiche che oggi sono considerate un vero e proprio investimento secondo le seguenti informazioni. Un boom che ha persino superato gli investimenti nel campo di arte, orologi o vini: veri must del mercato italiano.
I mitici raduni, vere chicche degli appassionati e sempre più in voga di recente. Persino un canale sulla piattaforma Sky, Dmax, ha dedicato un intero programma alla restaurazione di vecchie macchine per tramutarle in gioielli, catalizzando l’attenzione di centinaia di migliaia di spettatori.
Stando ai dati forniti da Axa e pubblicati dal «Daily Telegraph», considerando solamente le aste ed escludendo dunque le transazioni private, il giro globale ammonta a circa 890 milioni di euro, il 40% dei quali è dovuto alle auto da oltre un milione di euro. Esse però rappresentano appena il 2% del mercato, caratterizzato in primis da Fiat 500, Alfa Romeo Anni 60, 70 e 80, vecchie Porsche e Mercedes
Corrado Lopresto, uno dei più importanti collezionisti italiani afferma: “Ogni evento che riguardi le auto d’epoca ha ormai un carattere di massa, perché a fianco degli investitori partecipano migliaia di persone incuriosite. E le quotazioni salgono: a Goodwood ho incontrato una persona che aveva acquistato una Ferrari senza sapere di quale modello si trattasse. Voleva solo fare un investimento”
I numeri sono lampanti: chi nel 2008 avesse avuto 200.000 euro per comprare una Lancia Aurelia B24 spider  oggi la rivenderebbe a oltre un milione, un guadagno del 450%, tanto per fare un esempio.  
Continua Lopresto affermando che “Le piccole e le medie hanno potenziali di crescita, che si tratti della vecchia auto di famiglia o dell’auto che si desiderava da ragazzi. Bisogna però che siano in ordine, originali, conservate con amore. E bisogna anche essere consapevoli che in Italia lo Stato considera le auto solo un bene da tassare e non aiuta i collezionisti come avviene in altri Paesi”.  
Avere un’auto d’epoca è come accudire un bambino, o un anziano. Necessita di molta più manutenzione, cura e carezze.