La carrozzera Vignale
La Vignale è stata una carrozzeria automobilistica italiana, fondata da Alfredo VIGNALE e attiva dal 1948 al 1974.
Alfredo VIGNALE ex dipendente degli Stabilimenti Farina (di Giovanni Farina, fratello del più noto Pinin fondatore della Pininfarina), avviò la sua attività nel 1946 a Torino, costruendo “carrozzerie fuoriserie” (come si diceva allora) su telai Fiat, Lancia e Cisitalia 202. Da ricordare ad esempio le versioni coupé su telaio Fiat 1100E, Lancia Aprilia e lo spider Cisitalia 202, nate grazie al rapporto particolare di collaborazione che legava il fondatore dell’azienda al designer automobilistico, Giovanni MICHELOTTI (grande designer italiano poco conosciuto perchè non amava la pubblicità ma ha messo la sua firma su molte auto).
Costruitasi una solida fama, la Vignale iniziò anche l’attività di produzione di vetture prestigiose per la Ferrari, come la Ferrari 166, la Ferrari 212 inter, la Ferrari 340 Mexico e la Ferrari 375 America, senza mai rinunciare a proporre varianti con “carrozzerie fuoriserie” di vetture anche di ampia diffusione. Risalgono a questo periodo i modelli Vignale della Fiat 500, 600 e della Lancia Appia. In quegli anni non mancarono neppure le collaborazioni con aziende straniere come la Triumph Motor Company.
Nel 1961 la Vignale aumentò la produzione in serie di propri modelli, su pianali Fiat. A questo scopo venne costruito un nuovo stabilimento a Grugliasco, non lontano da Mirafiori.
Delle vetture prodotte in serie, la più celebre è senz’altro la “Gamine” del 1967 , una particolare versione spider della Fiat 500, impreziosita da una calandra con finto radiatore cromato e parafanghi separati, in stile anni trenta. Particolarmente proficua fu la collaborazione con la Maserati, che proseguì per tutti gli anni 60, con la realizzazione delle carrozzerie per i modelli Maserati 3500 GT, nella versione spider, Maserati Sembring e Maserati Mexico. In quegli stessi anni Vignale realizzò anche la versione convertibile della Lancia Flavia.
Su commissione della cecoslovacca Tatra, la Vignale realizzò, nel 1968, il completo rifacimento della celebre berlina presidenziale, presentando il modello “T613”; un lavoro piuttosto impegnativo date le originali caratteristiche tecniche della vettura che contemplano la posizione posteriore del mastodontico propulsore a 8 cilindri, raffreddato ad aria. Nello stesso anno, al salone dell’automobile di Torino fu presentata una delle ultime e più discusse realizzazione dell’azienda di Grugliasco, la Ferrari 330 GT Vignale Station Wagon.
Nel novembre 1969 Alejandro De Tommaso divenne presidente della Carrozzeria Vignale, conseguentemente alla vendita dell’attività al Gruppo statunitense Rowan, siglata dagli eredi di Alfredo Vignale qualche giorno dopo la sua morte. De Tomaso, che in seguito divenne proprietario della Vignale, la accorpò alla Ghia.
Nel 1973 la Ford acquistò le due carrozzerie dalla De Tommaso e al termine di quell’anno unificò gli uffici di progettazione alla Ghia e trasferì i reparti produttivi dello stabilimento Vignale, dove si assemblavano le “Pantera”, al ritmo di 10 vetture al giorno, in larga parte destinate al mercato statunitense. Pochi mesi dopo, le nuove norme anti-inquinamento entrate in vigore negli USA delinearono l’impossibilità di omologazione della “Pantera” e nel dicembre 1974 la carrozzeria Vignale chiuse i battenti.
Oggi il marchio Vignale vive grazie alla Ford che dal 2013 lo inserisce in alcuni allestimenti di lusso su Mondeo, Kuka, S-Max, Edge e dal 2017 anche sulla settima versione della Fiesta.