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la Fiat 500 Moretti

Fiat 500 moretti

LA 500 MORETTI

La Moretti S.p.A. è stata una piccola casa automobilistica e motociclettistica italiana, attiva dal 1925 al 1989.

Fondata a Torino nel quartiere Lesna da Giovanni Moretti, nel 1926 presenta la prima realizzazione motociclistica, cui seguirà la produzione d’una gamma di motocarri e motoleggere, compresi alcuni modelli da competizione dotati di un pregevole telaio, a culla aperta, in lamiera stampata.

È nella seconda metà degli ani trenta che verrà realizzata la prima automobile: la Moretti 500, una piccola vettura torpedo a tre posti, con motore anteriore bicilindrico da 500 cc e trazione anteriore. All’inizio della guerra, data scarsa reperibilità di carburante, la Moretti realizza un autocarro a propulsione elettrica con una portata di 30 q, che viene immesso sul mercato con il nome di Elettrocarro e, con lo stesso tipo di motorizzazione, viene anche prodotta un’interessante automobile pensata per il trasporto pubblico. Si tratta di una piccola monovolume denominata Elettrovettura che può ospitare fino a sette passeggeri. La produzione di entrambi i veicoli fu limitata e non si ha notizia di esemplari sopravvissuti.

Nel 1946 viene presentato il prototipo della Cita, una microvettura la cui produzione comincierà l’anno dopo e che ottiene un discreto successo, seguita dai modelli 600 e 750. La produzione Moretti è caratterizzata da un elevato grado di finitura e dalla possibilità di ottenere i modelli in molteplici configurazioni di carrozzeria che comprendono, oltre alla berlina, anche coupè, spider e giardinetta.

Ma l’avvento della Fiat 600 e, poi, della Fiat 500, pose le automobili della Moretti fuori mercato a causa degli elevati costi delle produzioni in piccola serie e, sul finire degli anni cinquanta, l’azienda decise di sospendere la costruzione completa delle vetture per principalmente dedicarsi a realizzare carrozzerie speciali su meccaniche di grande serie.

Negli anni sessanta, liberata dal peso della progettazione e costruzione delle parti meccaniche, la Moretti sfornò una serie impressionante di allestimenti su basi Alfa Romeo, Maserati e Fiat, sempre contraddistinte da ottimi livelli di finitura ed assemblaggio e, spesso, magistralmente disegnate da Giovanni Michelotti che, per la Moretti, progettò una trentina di modelli.

Nel 1964 la Moretti S.p.A. ampliò la sua sede e contava 145 dipendenti (120 operai e 25 impiegati); lo stabilimento occupava un’area di 9.000 mq, mentre la produzione annuale era dell’ordine delle 1.500 unità.fiat moretti

Negli anni 70 l’azienda ridusse drasticamente la gamma offerta mutando la ragione sociale in Moretti S.a.s., limitandosi a realizzare versioni speciali delle vetture FIAT di maggiore produzione, come le spiaggine 126 Minimaxi e 127 Midimaxi e le raffinate 128 Coupé e 128 Roadster, pregevoli modelli che otterranno un discreto successo di vendite.

Dal 1961 al 1969 su base Fiat 500 la Moretti sforna la Moretti 500 Coupé è un’autovettura special di tipo coupè.

La storia del modello “500 Coupé” inizia alla Moretti nel 1957 con la realizzazione di un prototipo dalle linee americaneggianti, realizzato su autotelaio Fiat Nuova 500 N, per il Salone di Torino, che non avrà seguito produttivo.

Nel 1960, sempre per il Salone di Torino, viene approntato un nuovo prototipo di “Coupé” su autotelaio Fiat Nuova 500 D, affiancato dalla versione “Spider”, con estetica sportiva di impronta più europea, ispirata all’Alpine A108; entrambe le versioni furono poi prodotte in piccola serie.

Dopo un lungo periodo di gestazione, nel 1964, viene presentata l’ultima Moretti 500 Coupé, su autotelaio Fiat Nuova 500 D e poi Fiat Nuova 500 F, che ottiene un buon successo commerciale, rimanendo in produzione fino al 1969.

Come per le precedenti versioni, Moretti affida la carrozzeria a Giovanni Michelotti che disegna una vetturetta elegante, addolcendo le linee della versione 1960, mediante il rialzo del cofano anteriore molto spiovente con un paraurti in gomma piena, che le faceva assumere un aspetto essenzialmente corsaiolo.

La parte posteriore presenta una forte inclinazione del padiglione che, insieme all’ampia finestratura laterale dà molta luce all’abitacolo. L’abitabilità è maggiore rispetto alla 500 D e la “500 Coupé” fu molto apprezzata da quella parte di clientela che sceglieva automobili fuoriserie e, in particolare, dalle donne che ne decretarono il successo, tanto da essere prodotta in circa 25.000 esemplari.

La vettura è dotata di un motore 2 cilindri da 499,5 cc di cilindrata che eroga una potenza massima di 22 CV a 4400 giri/min. La vettura era dotata di Sospensioni a ruote indipendenti ed è in grado di raggiungere una Velocità massima di 115 Kmh.

Questo modello viene affiancato, nel 1966, dalla versione “595 SS” con motore potenziato a 28 CV e velocità massima di 130 km/h, oltre a ulteriori dotazioni di carattere sportivo, come il quadro strumenti con manometro olio e contagiri, impianto di scarico modificato e ruote finestrate autoventilanti.

Nel 1967 la “500 Coupé” veniva offerta al prezzo 745.000 Lire, mentre per la versione “595 SS Coupé” occorreva aggiungere laconsiderevole cifra di 150.000 Lire.

500 Coupè